IL TUNNEL CHE PORTA A MONDI INFINITI

by Erjola Jaho

Fare la recensione di un libro di Anthony Browne è un processo impegnativo.  I suoi libri, ormai considerati classici della letteratura dell’infanzia caricano una moltitudine di significati e coloriti che stimolano lunghe conversazioni.

Ugualmente, in questa recensione non mi concentrerò tanto negli elementi illustrativi come forma e colore, anche se ad un certo punto diventano protagonisti, ma cercherò di esplorare la sua forma di narrazione simbolica e  gli elementi che rendono questo albo illustrato uno strumento potente per l’educazione dello sguardo e del pensiero critico.

“C’erano una volta una sorella e un fratello che non si assomigliavano per niente. Erano diversi da ogni punto di vista.”

Inizia con queste parole il testo di questo libro, ma non la storia. La storia si avvia molto prima grazie ad una copertina che promette qualcosa di eccitante, creando suspense e invitando alla scoperta del mistero che suggerisce l’illustrazione. Un libro aperto appoggiato a terra, una bambina (almeno così sembra) che va avanti.   Direzione: Tunnel.  Un incipit che attrarrà il lettore curioso. Quello che non vede l’ora di scoprire i fatti che hanno portato questa bambina dalla gonna rossa a entrare in un Tunnel.

Ma soprattutto ” Il tunnel” è un libro così intelligente che attirerà l’attenzione anche del lettore pigro per trasformarlo in un lettore non solo attento, ma anche attivo.

 

Come avviene questa magia ? Come ci troviamo lettori di questo albo ancora prima di aprirlo?

Basta un dettaglio, quello giusto, per accendere la curiosità e l’immaginazione che non si accontenterà di creare ipotesi ma cercherà la risposta tra le pagine.

Questo è “Il tunnel” di Anthony Browne. Uno degli autori più amati della letteratura per l’infanzia.  L’autore che con il suo surrealismo colpisce malattie sociali, diverte piccoli e a volte fa sbarrare gli occhi agli adulti. Un autore prolifico che conta più di 50 titoli di albi illustrati per bambini, che poi non sono solo per bambini. Gli albi illustrati, una casa accogliente che ospita ogni età.

Prima di intraprendere l’avventura di interpretare un suo libro è doveroso incorniciare le caratteristiche di un albo scritto e illustrato di Anthony Browne. Tendenzialmente un illustratore realista ma che spesso utilizza il disegno minimalista, quasi vignetta al servizio della narrazione. Quello che è costante e immutabile sono i componenti surrealisti. Il surrealismo è caratterizzato da dettagli di immaginario ibride, incrocio di realismo e assurdo. Surrealismo che genera immagini bizzarre e provocative. In questo libro ne troveremo diverse.

 

“Il tunnel “è uno di quei albi illustrati che incoraggiano una lettura attiva e interpretazione dinamica del testo. Libri che svegliano il pensiero critico e sviluppano il senso della letteratura visiva.

 

Mentre la narrazione testuale ha inizio e ci presentiamo ai personaggi che sono due bambini, fratello e sorella,  iniziamo a fare le prime connessioni tra le immagini presenti subito dopo la copertina e i primi due riquadrati con le illustrazioni nella prima pagina. Dunque la narrazione era gia’ partita silenziosa, dai risguardi con i patterns contrastanti. Capito questo si ritorna di nuovo al frontespizio, ancora una pagina per andare di nuovo ai risguardi.  E cominciamo così la conversazione attiva su più piani con il libro.

La trama ci viene presentata in forma chiara e semplice. Niente di strano, di fantastico o fuori dall’ordinario. Ma noi non ci fermiamo al testo. Navighiamo nelle tavole tra figure e colori e sostiamo ogni volta che troviamo un dettaglio che merita la nostra attenzione.  Ed ecco che troviamo l’altrove già dalle prime pagine. Incontriamo quel’ mondo fiabesco, che aimè, tanti di noi hanno perso da tempo. Ma è Browne che ogni volta che può ci rituffa dentro. Il lettore viene immerso in un mondo ormai smarrito dai grandi ma popolato dai piccoli. Il mondo dell’immaginario.

 

Fermiamoci per guardare con calma questi elementi trasportati dal mondo delle fiabe, che compongono così il testo narrativo che prende vita oltre le parole.

L’ombra del lupo fatta dal fratello per spaventare la sorella,  l’illustrazione di Cappuccetto Rosso, evidente replica di Walter Crane, appeso nella cameretta della bambina sono solo alcuni dei tanti riferimenti che troveremo che richiamano la famosa fiaba di Charles Perrault. Ma non c’è solo Cappuccetto Rosso. C’è anche un pochino di Hansel e Gretel nella passeggiata solitaria dei due fratelli.

Per poter captare tutti i dettagli e riferimenti nei libri di Browne serve avere una conoscenza discreta dell’arte in generale. È un autore che fa da ponte per arrivare ad altri artisti attraverso i suoi messaggi intertestuali. Intanto gli elementi che propone, quelli nascosti nei dettagli, in linea di massima vengono visualizzate e capite, anche se solo come schizzi dai piccoli lettori. I bambini con il loro modesto background fatto di immagini di fiabe, riconoscono nei contorni, atmosfere e sagome delle sue illustrazioni il mondo incantato. Ma anche se solo schizzi, sono abbastanza potenti da mettere in moto la loro fantasia per fare i collegamenti tra quello che conoscono e quello che gli offre il libro.  In un secondo momento, quando questi lettori bambini saranno cresciuti e avranno acquisito più conoscenze ritorneranno al ” Tunnel” per colorare tutti gli schizzi e farli diventare dipinti su qui posare uno sguardo più ricco.

 

 

 

Brownie usa il fantastico come un elemento naturale per parlare la lingua dei bambini . Arriviamo quasi a metà libro e a parte gli indizi, elementi che richiamano un mondo lontano dal reale non abbiamo altri svolgimenti che suggeriscano il fantastico. Questo fino a quando un certo punto, un tunnel fa da trasportatore. Da qui tutto succede velocemente.

L’eroe si allontana”, proprio come nelle fiabe. In modo preciso, rispettando lo schema della morfologia della fiaba di Vladimir Propp. Ma manca lo svolgimento. Succedono cose, tante cose. Ma quando, perché’, come?

C’è un vuoto nella trama? Cose che non vengono spiegate lasciando il libro inconcluso? Si materializza proprio qui tutta la vera magia del Tunnel, quella che non deriva dalle fiabe ma dal genio di Anthony Browne. Ad un primo sguardo sembra tutto sfuggente, non completo. In un secondo respiro, più calmo, si rivela il contrario.   Nell’assenza troviamo un mondo vasto. Il libro improvvisamente diventa molto più lungo, dinamico. Si aggiungono infinite storie. La narrazione prende il volo, diventa illimitata. Si annaffia con questo vuoto di scenario la fantasia del lettore per dare vita a tante storie. Storie colorate di emozioni forti.

Emozioni forti e spesso contrastanti . La storia di un conflitto e riconciliazione tra fratelli, in parte realista e in parte surrealista, provoca paura, simpatia, empatia, gioia.  Emozioni che cambiano gradualmente con l’avanzare delle pagine.

Breve curiosità :

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Lo stesso Browne, in un’intervista , afferma che tra le lettere che riceve dai bambini in merito ai sui libri, quelle riferite al Tunnel sono tra le più interessanti, indicatore dell’interesse che suscita in loro. Un libro che smuove il pensiero è un libro che ha un valore immenso.  Leggere il Tunnel risulta un processo cosi dinamico e complesso che viene usato come materiale di studio.

Cosi’ ha fatto Morag Styles ( Children’s picture books . The art of visual storytelling) il quale ha intervistato un grande numero di bambini per studiare come rispondono loro ad un albo illustrato.  Anche se tanti bambini, specialmente i più piccoli non hanno i mezzi per articolare le loro sensazioni e descrivere in modo strutturato il loro pensiero, lo studio ha evidenziato un’unicità nelle loro risposte. Ricchezza nelle interpretazioni e commenti, rispetto ad altri albi illustrati che hanno letto.

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Diversamente dagli altri sui libri, nel Tunnel la relazione tra il testo e l’immagine è diversa. Sembra che accompagnano l’un l’altra con toni quasi iper descrittivi. Ma sono proprio gli elementi intertestuali, nascosti nelle tavole realistiche che sorpassano questo elemento equilibrando il tutto. Ridimensionando la narrazione per creare la formula dell’albo illustrato perfetto.

Nella storia, il libro che accompagna la sorella, e il pallone del fratello, da oggetti diventano simboli, metafore. E arrivati alla fine, toccando gli risguardi finali, i bambini lo capiscono, e lo dicono ad alta voce. Cosi’ e successo con i bambini del gruppo di studio, cosi’ e successo con i miei.

Qual’e’ il messaggio di questo libro?

Come tutta la letteratura vera, non ne ha uno preciso. Il messaggio e le interpretazioni nascono nel cuore del lettore. Si sviluppano e prendono forma intorno alle loro esperienze e sensazioni individuali, ma qualcosa di concreto si riceve.

 

Quando si chiude il libro questi bambini lettori sono diventati più grandi. Sono cresciuti come lettori e come persone. Scoprono concetti, messaggi in forma autonoma, senza l’adulto che fa da insegnante. Riconoscono un simbolo e una metafora, pur non avendo le parole per nominarle. Insegnamenti appresi leggendo un albo illustrato.

Con albi illustrati di qualita’, come Il Tunnel di Anthony Browne la lettura diventa un processo che scavalca il semplice piacere e il divertimento. Diventa esercizio per la compressione del testo, dell’immagine e la relazione tra le due. Diventa uno strumento per l’esercizio della scrittura creativa. In forma istintiva i giovani lettori esplorano e testimoniano come una forma illustrativa offre un mondo completamente diverso da un altro e un’immensità di riflessioni.

Un libro da leggere 1, 2, 10 volte, per esplorare mondi sconfinati .

Altri titolo di Anthony Browne pubblicati da Camelozampa editore sono :

  • Ti cerco, ti trovo
  • Bella e il gorilla
  • E se…?
  • Voci nel Parco

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