LA MORTE NELLA LETTERATURA DELL’INFANZIA

by Erjola Jaho
a morte, è forse l’unica vera certezza nella nostra vita, e tuttavia è la cosa più difficile da accettare, l’esperienza emotiva più dolorosa vissuta dagli esseri umani. E come viene trattata, rappresentata questa realtà nella letteratura dell’infanzia?  Perché’ non è più solito vedere libri per bambini che iniziano come “Il Giardino Segreto”, con la morte dei genitori di Mary, per dare poi inizio alla sua nuova vita?

Si, è un tema triste la morte e il lutto che segue. Eppure è proprio nel lutto che sembra trovarsi la più piena conferma di quella dimensione relazionale che fonda la natura umana.

Nei testi antichi, scritti e orali si accettava la morte come un dato di fatto sia per i bambini che per gli adulti, e come tale veniva rispecchiata nei testi, racconti o fiabe. Poiché i tassi di mortalità per i bambini erano molto più alti allora, l’argomento non era tabù. Gli animali venivano sacrificati spesso per l’essere umano e non esisteva l’idea del trauma per la perdita di un cucciolo o un pesciolino rosso. Nel corso degli anni, o anche secoli è cambiato radicalmente la rappresentazione di questa tema nella letteratura per l’infanzia. La società ha trasformato la morte in un tabù, e i tabù portano solo problemi… Se in “Piccole donne” le sorelle vegliano ed accompagnano Beth nel suo ultimo viaggio, in altri romanzi per ragazzi questo tema è sparito. I libri sono lo specchio della società e in questa epoca viviamo in una società che nega la morte, e di conseguenza il processo di guarigione di un lutto è molto più difficile. È molto più difficile spiegare ai bambini l’idea della morte.   La letteratura, a parte divertire, istruire può aiutare le persone anche a far fronte a tante problematiche della loro vita. Questo è il motivo principale che spinge spesso i genitori a rivolgersi a librai per chiedere un libro che parli di perdita.  I genitori chiedono un mezzo che li aiuti a spiegare ai propri figli l’idea della morte. Che li aiuti a trovare una consolazione per il nonno morto o dare un senso ad un concetto astratto per loro, che come dicevo sopra deriva dal fatto che nella nostra cultura moderna c’è un distacco totale da questo fenomeno. I genitori proteggono i figli a tal punto da non farli conoscere nulla di concreto. I bambini non prendono parte ai funerali. I bambini vengono allontanati se i nonni stanno male. E così anche nella letteratura. Si parla sempre di vita, di speranza, e ancora di vita, ma pochissimo di morte. Un fatto allarmante per gli psicologi la negazione di quest’ultima. O peggio ancora, la creazione di un’idea fantastica e poco realistica la quale può portare danni irreversibili nello sviluppo emotivo e cognitivo del bambino. Allora, ci sono o no libri della letteratura contemporanea per bambini e ragazzi che parlano di morte? Bisogna andare a cercarli, ma ci sono. Bambi, il romanzo storico di Felix Salten, ha segnato la nostra infanzia. Tantissimi di noi hanno partecipato all’evento traumatico della morte della madre di Bambi attraverso il cartone animato della Disney. Ma la stessa morte dolorosa che ti fa piangere il cuore insieme a Bambi è presente anche nel libro. Anzi, questa morte serve da colona strutturale per la trama del libro. Una morte che da inizio a tutta la storia e che avvolge tutta la narrazione. Tutto si intreccia in torno a questa fatalità. Ogni cosa che succede dopo la perdita della madre, succede proprio grazie a questo. Gli eventi non sarebbero esistiti senza questo evento crucciale. La stessa logica la troviamo anche in un altro classico La storia di Babar”. Dopo la morte, uccisione della madre di Babar inizia la sua avventura.  (da notare anche qui la mancanza dei veli protettori per i bambini e il racconto con note realistiche che oggi vengono spesso considerate bruttali). Anche in questo caso la morte è un elemento chiave per costruire la trama del libro. Ora facciamo un salto nella letteratura contemporanea. Come viene trattata la morte? Uno dei libri più amati negli ultimi anni è “ Il cuore e la bottiglia” scritto e illustrato da Oliver Jeffers.  Jeffers usa un registro metaforico. Non usa mai la parola morte o perdita, ma utilizza sempre metafore, sia per la morte che per il dolore che la segue. Si concentra in quest’ultima.  L’interazione tra testo e immagine svolge un ruolo fondamentale in questo racconto. Questo è un albo poetico che parla del dolore. Di quello che il dolore per la perdita di una persona cara può provocare. É un albo che emoziona, fa piangere e fa pensare. Una consolazione per i piccoli in quanto possono vedere che i loro sentimenti li provano anche altri come loro. Che non sono soli. Che il dolore è legittimato e riconosciuto. Un altro albo con un approccio poetico è “Dove il mare incontra il cielo” . Un racconto che è una celebrazione della vita dei nostri cari atraverso le impronte che hano lasciato nella nostra vita. Un viaggio per ripercorrere ancora una volta momenti persi ma che si possono sempre ritrovare nei ricordi, nella memoria dell’amore per le persone amate.   ” L’albero dei ricordi” e’ uno dei miei libri preferiti sul tema. “Un inno alla vita e ai ricordi, che restano con noi e ti danno forza anche quando chi abbiamo amato non c’è più”. Un libro assolutamente splendido, compassionevole, premuroso e delicato che aiuta a spiegare ai bambini la perdita di una persona amata in una forma discreta e poetica. Amo particolarmente l’apertura del libro che descrive la morte della volpe in una maniera semplice e naturale: ” Volpe aveva avuto una vita lunga e felice ma ormai era molto stanca[…] volpe chiuse gli occhi, tirò un lungo sospiro e si addormentò per sempre”. Durante la lettura ci uniamo insieme al dolore degli amici della volpe per poi imparare insieme a loro a celebrare i ricordi.
Esistono anche albi poetici che hanno tutto il peso di un dolore forte nelle loro pagine. Libri che oscillano tra poesia e realismo. Reali quanto può essere il dolore di una perdita, e poetico come il ritmo della pioggia. Intenso come un dipinto. E’ tale “ Un bacio e addio” di Jimmy Liao.
Anche se la trama di questo libro prende vita da un viaggio che inizia dopo una perdita, delle perdite… , è un inno alla vita, alla speranza e alla voglia di ricominciare. Un capolavoro ( uno dei migliori libri di Jimmy Liao) , pieno di metafore, ritmo, narrativa che viaggia tra ricordi, sentimenti e colori. Colori come proiezione dello stato d’animo di questo piccolo bambino sperduto che viaggia solo in un treno. Un libro armonioso in tutti i suoi dettagli. Un viaggio in treno anche per noi, che comincia lievemente per farci emozionare e farci mancare il respiro. Vengono espresse paure, dolori, dubbi. Si viaggia nei ricordi, nella melancolia e tutto ciò che porta il ricordo delle persone amate che ora non vivono più.
“In passato, quando diventava buio, adoravo sedermi accanto a lei ( alla mamma) e ascoltarla suonare. Ma in questi giorni ho paura del buio e riesco a dormire solo se abbraccio il mio cagnolino”
 
  Delle conseguenze della morte in quelli che rimangono indietro, le fasi di un lutto parlano anche “Mio papà sa volare” di David Almond e “Sorella di Neve” scritto da Maya Lunde e illustrato da Lisa Aisato. David Almond ci porta ancora una volta un capolavoro. Un libro che esplora il dolore in una forma originale. Un libro che tratta un tema delicato, come il trauma, le fasi di un lutto e le malattie mentali che possono emergere da questo dolore. Un libro struggente. È incredibile e sorprendente allo stesso tempo vedere come si può parlare di temi importanti in maniera umoristica e ironica senza mancare mai di rispetto a questi sentimenti.  Il papà di Lizzie vuole volare, e Lizzie fa di tutto per aiutarlo. Non lo affronta mai, non cerca mai di dirli che sta sbagliando, perché lei ha capito che il dolore a volte ha bisogno del suo tempo. Ha bisogno di amore per sparire. Ha bisogno di silenzio. Un libro che parla dei disturbi correlati ad un evento traumatico come la morte di una persona cara.  E un libro meraviglioso, che con un linguaggio semplice e spesso strappa risate tocca nelle profondità dell’anima.
Anche “Sorella di Neve” esplora il dolore, e la vita dopo la morte tragica, traumatica di una persona amata.  È il tema centrale del libro e viene svelato dalle prime pagine. La morte di un familiare e la lotta per tornare a sorridere. Un libro emozionante che tra fantasia e realtà arriva a toccare il cuore.
“E nulla fu più lo stesso”
” Il giardino di Evan” Un libro sulla perdita, sui cambiamenti, ma soprattutto un libro che è un viaggio verso la guarigione. Visualmente perfetto! Illustrazioni che narrano attraverso i colori e spazi vuoti, o pieni. I colori brillanti e le prospettive diverse danno tanto dinamismo a questo libro che nello stesso tempo è calmo e silensioso.
” Un buon posto non le sta mai vuoto a lungo. Qualcosa prima o poi ci deve crescere”
Le galline si Sonya” invece, tratta il tema dal punto di vista biologico. La morte viene spiegata attraverso il ciclo della vita. “A stone for Sascha” , un meraviglioso silente book è parla della morte utilizzando il tempo come fattore centrale della trama. Il tempo come alleato, il tempo come storia. Il tempo come ciclo, il tempo come insegnante.
L’uomo Montagna – Non posso portarti con me stavolta ragazzo mio. È il mio ultimo viaggio. […] Sai quando tornerai? – Non lo so, ma so che ci ritroveremo, che un giorno il vento ti porterà fino da me. “ Il nonno è il bambino amano viaggiare. Insieme hanno percorso il mondo, ma il nonno non può più andare avanti: le montagne che gli sono cresciute sulle spalle durante la sua vita sono diventate troppo pesanti da portare. Nemmeno il vento può più sostenerlo, ormai. Il bambino va allora a cercare il vento più potente, quello che riesce a sollevare le montagne. E così comincerà per lui il più grande di tutti i viaggi. Non ho mai parlato di “La montagna pirata” ed è un albo che merita approfondimento. Il libro ci arriva nella forma di un diario. Un diario divertente che ti fa ridere a crepapelle. Un diario che custodisce nelle sue pagine risate e tanto dolore. Ci sono tantissimi albi che spiegano la morte, in tante forme. C’è il celebre “L’anatra la morte e il tulipano”, o libri con carattere didattico, nati con lo scopo esclusivo di offrire uno strumento in più per aiutare i bambini. Libri che nascono appositamente per aiutare un bambino a superare il dolore per la perdita dei nonni. Libri belli, utili, che servono e aiutano tantissimo. Questa non pretende di essere una bibliografia esaustiva sul tema. I titoli che vi ho proposto sono semplicemente quelli più vicini al mio cuore, essendo tutti degni di chiamarsi opere letterarie. Libri che presentano il tema della morte in una forma che non sembra forzata. Libri che aldilà del pesante carico che portano ti alleggeriscono l’anima con la loro bellezza.     Un articolo che vi consiglio, sullo stesso tema e’ quello di Stefania Ciocca ( lalibraiafotografa su instagram ) che trovate sul suo blog Un blog dove trovo sempre spunti interessanti e stimolanti. Troverete un’altra biografia di albi illustrati che parlano del tema della morte in maniera diretta e un analisi concreta e dettagliata. .

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